Scopri i 4 Palazzi più Incantevoli di Napoli secondo Eppronto

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Così come Parigi ha i suoi Arrondissement, New York i suoi isolati, Napoli ha i suoi quartieri.

I quartieri di Napoli possono definirsi come delle città a sé, ognuno ha la sua storia e la sua identità, infatti per scoprire la Napoli popolare, la Napoli vissuta e vera, si devono visitare i quartieri principali.

Oggi parleremo di due quartieri centrali per la città di Napoli, il Quartiere Sanità e il Quartiere Chiaia/ Quartieri Spagnoli. Precisamente parleremo di alcuni palazzi, degni di nota, che meritano di essere visitati.Iniziamo dal Quartiere Sanità, precisamente da Palazzo Sanfelice.

1.Storia del Palazzo Sanfelice alla Sanità

Questo maestoso palazzo costruito nel quartiere Sanità è l’immagine di quello che un tempo era un quartiere nobile. L’architetto e pittore che ha ideato e costruito questo edificio voleva infatti mettere in risalto la gloriosa nobiltà del quartiere. La mente geniale che ha dato vita a questo palazzo è di Ferdinando Sanfelice che nel 1729 decise di voler trasferirsi lontano dal caos della città e dall’aria insalubre. Sanfelice comprò e rimise a nuovo un antico palazzo fatiscente ma non si fermò solo a quello, la sua idea era quella di costruire intorno alla vecchia struttura in modo da ampliarla e darle maggior prestigio. A caratterizzare la bellezza del palazzo sono non solo gli archi che donano alla struttura una forma alveolare anche i numerosi affreschi, poi trafugati, e gli interni che donavano al palazzo l’aria di una reggia. 

Il palazzo ha fatto da sfondo a film storici di Napoli, tra cui il riadattamento cinematografico di “Questi Fantasmi”, di Eduardo de Filippo.

2.Storia del Palazzo Dello Spagnuolo

Percorrendo via della Sanità fino ad arrivare a via delle Vergini, rimanendo sempre nello stesso quartiere e non allontanandoci neanche dall’idea architettonica, troviamo il Palazzo Dello Spagnuolo. 

Questo palazzo è stato commissionato nel 1739 da Nicola Moscati, nobile avellinese. Sebbene non ci siano prove concrete che la costruzione sia stata affidata a Sanfelice è molto probabile che quest’ultima si basi su un suo progetto. Ciò si evince dalla palese somiglianza al palazzo Sanfelice, che con i suoi archi e le sue scale crea una sorta di effetto ipnotico. Ad oggi dal progetto iniziale si sono perduti i giardini sul retro del palazzo e gli affreschi fatti realizzare poi dal successivo proprietario Tommaso Atienza detto “lo spagnuolo”: è così che il soprannome è passato anche al palazzo.

La caratteristica che cattura l’occhio dello Spagnuolo è la monumentale scala a doppia rampa, definita ad “ali di falco”. La scala presenta cinque aperture per piano che, ad accezione dell’ultimo, si sviluppano simmetricamente. L’interno e l’esterno sono decorati da adornamenti in stucco in stile rococò e alcuni dei quali raffiguranti proprio il marchese Nicola Moscati.

3. Scopriamo Palazzo Mannajuolo

Lasciati incantare da Palazzo Mannajuolo

Addentrandoci nel centro storico di Napoli, scopriamo PALAZZO MANNAJUOLO nel Quartiere Chiaia. Questa perla inestimabile in via Filangieri fu realizzata e progettata dall’architetto Arata, insieme all’ingegnere Mellucci e al proprietario del suolo da edificare Mannajuolo, per l’appunto. La costruzione risale al primo decennio del ‘900 utilizzando metodi poco conosciuti e si realizzò infatti in uno stile che andava fiorendo in città, ovvero l’Art Nouveau, senza rinunciare all’influenza neobarocca napoletana del ‘600 e ‘700. L’esterno dell’edificio è un’attrattiva già da sé, ma il pezzo forte è sicuramente il suo interno, la magnifica scala elicoidale unica nel suo genere. La scala in marmo bianco e il corrimano in ferro battuto attira la luce esterna dall’ultimo piano, filtrata dall’occhio centrale rendendola ancora più suggestiva. Questo è sicuramente un capolavoro da non perdere quando si visita Napoli.

In questo stesso palazzo c’era il teatro di debutto di Eduardo De Filippo in cui venne messa in scena la celebre commedia “Natale in casa Cupiello” ed è ancora tutt’oggi scenografi di film come il malinconico capolavoro di Ozpetek, “Napoli Velata”.

4. Storia del Palazzo Brancaccio.

Origini e storia del palazzo Brancaccio 

Spostiamoci adesso in un altro quartiere molto famoso di Napoli, che negli ultimi anni sta prendendo una nuova vita, ovvero i Quartieri Spagnoli.

Il Palazzo Brancaccio, sembrerebbe un palazzo comune ma nasconde una storia nobile interessante. Sappiamo per certo che è appartenuto alla Famiglia Spinelli, Principi di Cariati, nelle vicinanze troviamo anche un palazzo con più prestigio, tra i più importanti appartenuti alla famiglia ovvero ‘Palazzo Spinelli’ a Chiaia. Venduto successivamente alla famiglia Nobile dei Brancaccio aventi già molte proprietà  sul territorio napoletano. La famiglia Brancaccio, tuttora molto influente, ha numerosi palazzi e luoghi d’interesse che tramandano il loro nome, tra cui diverse cappelle in chese. 

 Ma ora basta divagare torniamo al nostro palazzo al cui interno possiamo trovare un esempio di Riggiola, ovvero uno stile di piastrella maiolicata tipica pavimentazione (o rivestimento) napoletana, questo vero e proprio reperto racconta una parte della sua storia nobiliare. Inoltre sono ancora presenti le cavità che venivano utilizzate all’epoca per illuminare il palazzo con le candele.  

In nostro tour finisce qui speriamo di avervi intrattenuto e di avervi lasciato qualcosa su questi magnifici monumenti.

AL PROSSIMO VIAGGIO INSIEME.

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