Vigilia di Natale a Napoli: il menù tradizionale

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La Vigilia di Natale a Napoli è una celebrazione culinaria caratterizzata da un’esplosione di sapori, tradizioni e convivialità. E la tavola, in questa giornata così speciale, diventa l’epicentro che unisce famiglia e amici in grandi e sfarzose abbuffate.  

Le tavolate della Vigilia napoletana sono intrise di simboli e significati profondi, dove ogni portata racconta una storia e rievoca usanze e valori antichi.  

Ma quali sono queste portate? Lo vediamo in questo articolo dedicato al menù tradizionale delle Vigilia di Natale a Napoli. 

Vigilia Napoletana: ecco il menù tradizionale 

Il menù della Vigilia di Natale rappresenta l’essenza di un legame indissolubile con le proprie radici, il territorio e la cultura partenopea. 

Le tradizioni gastronomiche di questa giornata, risalenti a secoli fa, si tramandano con orgoglio. Le famiglie napoletane si riuniscono per gustare e condividere antichi piatti, alimentati da leggende, superstizioni e credenze. Un esempio è il capitone, considerato un vero e proprio portafortuna per il nuovo anno alle porte. 

Ecco il tipico menù della vigilia a Napoli: 

Antipasto della Vigilia 

  • Pizza di scarole. Un piatto caratteristico, preparato con scarola lessata e poi ripassata in padella con olio, aglio e peperoncino. La scarola è la base della farcitura di questa pizza, assieme ad acciughe, pinoli e uvetta. L’abbinamento degli ingredienti dona al palato un sapore agrodolce che contrasta con l’amaro della scarola. Il tutto viene cotto in forno, per ottenere sorta di torta rustica. 
  • Alici marinate. Le alici marinate sono un altro antipasto tipico, preparato con alici fresche disposte in strati alternati con sale grosso. Le alici vengono poi sciacquate e condite con aglio, prezzemolo e aceto.  
  • Insalata di polpo. L’insalata di polpo è un antipasto a base di polpo lessato e tagliato a pezzetti. Viene poi condito con olio d’oliva, succo di limone, prezzemolo, aglio e pepe nero. È un antipasto fresco e gustoso che mette in risalto i sapori del mare. 

Questi sono gli antipasti tipici della cena della vigilia napoletana, amati per la loro varietà di sapori che spaziano dal dolce dell’uvetta al salato delle acciughe, dall’amaro della scarola al sapore deciso delle alici e del polpo. 

Spaghetti alle vongole: il primo piatto della Vigilia 

Per preparare un ottimo piatto di spaghetti alle vongole seguendo la tradizione napoletana, servono ingredienti di alta qualità e una tecnica di cottura precisa. Ecco come procedere: 

Ingredienti: 

  • 400 g di spaghetti 
  • 1 kg di vongole veraci fresche 
  • Olio extravergine d’oliva 
  • Aglio 
  • Peperoncino fresco 
  • Prezzemolo fresco 
  • Vino bianco secco 
  • Sale 

Procedimento: 

  1. Pulizia delle vongole: metti le vongole in una ciotola con acqua fredda e abbondante sale per almeno un’ora. Questo farà sì che le vongole espellano eventuali residui di sabbia. 
  1. Trita finemente l’aglio, il peperoncino fresco e il prezzemolo. Versa un filo d’olio in una padella ampia, aggiungi l’aglio e il peperoncino e fai soffriggere a fuoco basso. 
  1. Scola le vongole dall’acqua salata e sciacquale sotto l’acqua corrente. Aggiungile nella padella con l’aglio e il peperoncino. Versa un bicchiere di vino bianco secco e copri la padella con un coperchio. Fai cuocere a fuoco medio-alto finché le vongole non si aprono. Scolale dalla padella e tieni da parte il liquido di cottura. 
  1. Nel frattempo, cuoci gli spaghetti in abbondante acqua salata fino a raggiungere una cottura al dente. Scolali qualche minuto prima del tempo di cottura indicato sulla confezione. 
  1. Aggiungi le vongole al sugo e fai saltare brevemente a fuoco alto. Aggiungi gli spaghetti scolati direttamente nella padella delle vongole insieme a un mestolo di acqua di cottura della pasta. Continua la cottura a fuoco vivace per amalgamare gli ingredienti. 
  1. Spolvera con abbondante prezzemolo fresco tritato, mescola per insaporire bene e servi gli spaghetti alle vongole ben caldi. 

Questa preparazione è laboriosa e richiede molta cura. Se non hai tempo e vuoi preparare un piatto gustoso a base di pesce, puoi usare il ragù di polpo di Eppronto

Secondo piatto di pesce: al Cartoccio o all’Acqua Pazza 

Ingredienti

  • Spigole e Orate fresche 
  • Pomodorini ciliegia 
  • Aglio 
  • Olio extravergine d’oliva 
  • Prezzemolo fresco 
  • Peperoncino 
  • Sale 

Procedimento

  1. Pulisci accuratamente le spigole e le orate, eliminando le interiora e sciacquandole sotto acqua corrente. Pratica delle incisioni sui fianchi del pesce. 
  1. In una padella ampia, versa l’olio extravergine d’oliva, l’aglio tritato e il peperoncino. Fai soffriggere delicatamente. 
  1. Cottura al cartoccio: disponi su un foglio di alluminio o di carta da forno le spigole o le orate. Condisci l’interno con sale e olio. Aggiungi pomodorini, prezzemolo e il condimento preparato sopra. Chiudi il cartoccio accuratamente e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 15-20 minuti. 
  1. Cottura all’acqua pazza: cuoci le spigole o le orate in una padella con un po’ d’acqua, aggiungendo i pomodorini, l’aglio, il peperoncino, il prezzemolo e l’olio. Copri con un coperchio e lascia andare il fuoco fino a quando il pesce è cotto e i pomodorini iniziano a sfaldarsi. 

Immancabile frittura 

Il baccalà fritto, capitone fritto e calamari fritti sono piatti iconici della tavola napoletana della Vigilia di Natale.  

Il baccalà, con la sua consistenza delicata e il sapore deciso, fritto in una pastella leggera e croccante, regala un’armonia di sapori unici che conquistano il palato.  

I calamari fritti offrono un mix di tenero e croccante, esaltando il gusto prelibato del mare. 

Il capitone di buon auspicio 

Il capitone sulle tavole natalizie è associato ad antiche credenze di buon auspicio. Viene cucinato in umido o fritto per augurare fortuna e prosperità per il nuovo anno che sta per iniziare. 

Solitamente viene preparato in umido con pomodoro, cipolla, prezzemolo e aromi, oppure fritto in una leggera pastella. La scelta della ricetta può variare da famiglia a famiglia, ma la tradizione di includere il capitone nelle cene della Vigilia rimane forte e radicata nella cultura napoletana. 

Contorni tradizionali 

  • Insalata di Rinforzo: classico della cucina napoletana per la Vigilia, a base di cavolo bianco tagliato sottile, acciughe tritate, olive nere e papaccelle arrosto. Il tutto arricchito con olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Dopo un’ora di riposo in frigorifero, l’insalata diventa un piacere gustativo pronto per essere servito. 
  • Broccoli di Natale: complemento ideale per il menù natalizio napoletano. I broccoli sono cotti in padella con olio, aglio e peperoncino. Cuociono lentamente fino a diventare morbidi, mantenendo intatti freschezza e gusto caratteristico. 

Dolce Vigilia 

I dolci della vigilia napoletana sono una deliziosa tradizione che porta con sé molte varietà golose:  

  • Struffoli: piccole palline di pasta dolce fritte e poi immerse nel miele. La loro origine è antichissima e risale al periodo romano. Solitamente vengono disposti a forma di alveare o di montagnola sulla tavola e rappresentano l’abbondanza e la prosperità. 
  • Roccocò: biscotti dal sapore intenso, preparati con mandorle e aromi. Hanno origini antiche e la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. La preparazione richiede precisione e pazienza, spesso passata di mano in mano nelle famiglie napoletane, tramandando segreti e tecniche per ottenere il miglior sapore e la consistenza perfetta. 
  • Raffiuoli: dolcetti che ricordano la cassata siciliana, ma in versione più piccola e leggera, solitamente ripieni di ricotta, frutta candita e glassa di zucchero. Sono molto apprezzati come dolci natalizi e rappresentano il legame con la tradizione culinaria delle feste. 
  • Susamielli e Mostaccioli: dolci a base di miele, mandorle, noci, e aromi come cannella e chiodi di garofano. Hanno forme particolari, come nodi o bastoncini. La preparazione richiede precisione, passione e un tocco di maestria artigianale per ottenere la forma perfetta e il giusto bilanciamento dei sapori. 
  • Susamielli: biscotti dolci, a forma di “S”, preparati principalmente con farina, zucchero, strutto, uova e scorza di limone. La pasta viene modellata a mano in piccole strisce che vengono poi arrotolate per ottenere la caratteristica forma a spirale. Questi biscotti sono spesso aromatizzati con vaniglia o limone e spolverati con zucchero a velo. 
  • Mostaccioli: dolci a base di farina, cacao, zucchero, mandorle tritate, miele e spezie come cannella e chiodi di garofano. La pasta viene lavorata fino a ottenere un impasto morbido e sodo, poi viene modellata in piccoli rettangoli o losanghe e cotta al forno. Dopo la cottura, i mostaccioli vengono solitamente glassati al cioccolato o con glassa di zucchero. 

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